La sorgente sismogenetica Bacino di Sulmona
La faglia attiva Bacino di Sulmona
La struttura sismogenetica “Bacino di Sulmona” è una sorgente sismica individuale ed è catalogata dall’INGV con la sigla ITIS027. La traccia della faglia attiva è riportata in figura
Traccia della faglia attiva “Sulmona”
La faglia ha una lunghezza di 20 km, una larghezza di 12,2 km, una profondità compresa tra 1 e 11,6 km ed una inclinazione rispetto al piano orizzontale di 60°, essendo una faglia di tipo diretto. Ha uno strike di 135° per cui è orientata nord – ovest /sud – est, ad andamento appenninico.
Il movimento è compreso tra 0.6 e 0.7 millimetri per anno ed in occasione di eventi sismici lo slittamento dovrebbe raggiungere i 66 centimetri
Aspetti sismici della faglia attiva Bacino di Sulmona
Sono ignote le date sia dell’ultimo che del penultimo terremoto. Gli unici terremoti significativi che potrebbero avere qualche relazione con questa sorgente sismogenetica sono quelli del 3 novembre 1706, con epicentro a Sant’Eufemia a Maiella e magnitudo compresa tra 6,6 e 6,84 e del 26 settembre 1933 con epicentro a Lama dei Peligni e magnitudo compresa tra 5,68 e 6,05. Se questi eventi non fossero invece stati generati da questa sorgente, allora potrebbe essere considerata una assenza di forti terremoti da almeno sette secoli.
La massima magnitudo generabile è stimata in 6.6/6.7
Il tempo di ritorno è stimato tra 943 a 1.100 anni.
Questioni aperte sulla faglia attiva Bacino di Sulmona
Gli studiosi ed i ricercatori non hanno ancora chiarito i seguenti aspetti:
- la faglia del monte Morrone, che delimita ad est il bacino di Sulmona, è una potenziale sorgente sismogenetica?
- In caso affermativo, quale è il suo comportamento sismico
- Quali sono le relazioni tra la sorgente sismogenetica bacino di Sulmona e le sorgenti poste nel settore nord – occidentale?
- Esistono 3 distinte sorgenti sismogenetiche lungo lo stesso sistema tettonico immergente verso sud – ovest?