La sorgente sismogenetica San Pio delle Camere
La faglia attiva San Pio delle Camere
La struttura sismogenetica “San Pio delle Camere” è una sorgente sismica individuale ed è catalogata dall’INGV con la sigla ITIS132. La traccia della faglia attiva è riportata in figura
Traccia della faglia attiva “San Pio delle Camere”
La faglia ha una lunghezza di 16,2 km, una larghezza di 10,5 km, una profondità compresa tra 0,7 e 8,7 km ed una inclinazione rispetto al piano orizzontale di 50°, con un assetto pertanto da faglia diretta. Ha uno strike di 127° per cui è orientata all’incirca nordovest – sudest, ad andamento appenninico.
Il movimento è compreso tra 0.1 e 1 millimetri per anno ed in occasione di eventi sismici lo slittamento dovrebbe raggiungere i 50 centimetri.
Aspetti sismici della faglia attiva San Pio delle Camere
Le date dell’ultimo e del penultimo evento sismico non sono note. La massima magnitudo generabile è stimata in 6.2
Il tempo di ritorno è stimato tra 500 a 5.000 anni.
Il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009 ha colpito una porzione dell'Appennino centrale che si riteneva fosse particolarmente nota da un punto di vista sismotettonico. La regione sta subendo un'estensione in direzione SW-NE ed è colpita da forti terremoti con magnitudo fino a 7.0. Nel corso degli anni sono state mappate numerose faglie attive, per lo più estensivi e con immersione a SW, ma per molte di esse non vi è accordo riguardo allo stato di attività e al livello gerarchico (cioè la relativa rilevanza ai fini della definizione della pericolosità sismica). Analogamente alle faglie superficiali mappate, tutte le diverse sorgenti sismogenetiche proposte in letteratura prima del terremoto di L'Aquila hanno immersione a SW ed hanno cinematica di tipo estensionale; le relazioni geometriche e dimensionali di ciascuna fonte sismogenetica con le sovrastanti faglie superficiali, tuttavia, sono state oggetto di un vivace dibattito per almeno un decennio.
La Faglia di San Pio delle Camere è stata riconosciuta come attiva da numerosi ricercatori, in modo indipendente (Bosi, 1975 - Bagnaia 1989 - Vezzani e Ghisetti, 1998 - ITHACA Working Group, 2000 - Morewood and Roberts, 2000 - Pizzi, 2002 - Roberts e Michetti, 2004 - Servizio Geologico d'Italia, 2006).
Questa sorgente si trova nella parte sud-orientale della sorgente sismogenetica del terremoto di L'Aquila del 6 aprile 2009. La sua posizione e la sua geometria sono state definite dal lavoro sul campo e dall'analisi geomorfologica del bacino che va da Barisciano a Navelli, dove evidenze morfotettoniche, geologiche e strutturali indicano la presenza di una grossa faglia normale con immersione a SW.
Secondo l'attuale catalogo storico, negli ultimi 7 secoli la regione colpita dalla sequenza del terremoto del 2009 e quella situata a sud-est dell'Aquila è stata colpita da tre terremoti master:
3 dicembre 1315 con magnitudo 5.6: un terremoto su cui si sa ben poco, noto per aver danneggiato genericamente "i castelli dell'Aquila";
27 novembre 1461 con magnitudo 6.4: simile, come energia, a quello del 2009, ma di difficile localizzazione causa del piccolo numero di dati di intensità, che probabilmente riflettono una sovrapposizione con gli effetti del terremoto del 1456, sul versante settentrionale del Massiccio della Maiella;
6 ottobre 1762 con magnitudo 6.0: colpì tutti i villaggi intorno a San Pio delle Camere. Le distribuzioni dei danni del terremoto del 1461 e di quello del 1762 sono piuttosto simili a quelle del terremoto del 2009, ma si spinsero più verso sud-est.
Nel complesso, la scarsa accuratezza delle informazioni disponibili non consente di assegnare nessuno di questi terremoti con sicurezza alla struttura che ha generato il terremoto del 6 aprile 2009 o alle fonti vicine, come quella di San Pio delle Camere.
Questioni aperte sulla faglia attiva San Pio delle Camere
Gli studiosi ed i ricercatori non hanno ancora chiarito i seguenti aspetti:
- La faglia di San Pio delle Camere ha generato il terremoto del 1762? O ha generato quello del 1461?
- Che relazioni strutturali e dinamiche vi sono tra la faglia di San Pio delle Camere e le vicine sorgenti, come quella che, a nord ovest, ha generato il terremoto del 6 aprile 2009 e quella, a sud-est, presente nella valle di Aterno?