L'equinozio: cosa è, quando si verifica

Cosa è l’equinozio

Il termine equinozio deriva dal latino “aequinoctium”, notte uguale: in tutte le aree del pianeta Terra il dì, ovvero quella porzione del giorno caratterizzata dalla presenza del Sole, ha la stessa durata della notte, ovvero quella porzione del giorno caratterizzata dall’assenza del Sole. Si verifica nel particolare momento in cui il Sole è perpendicolare all’equatore, il che avviene due volte l’anno: il Sole, infatti, nel suo annuale moto apparente oscilla dal Tropico del Cancro (a nord) al Tropico del Capricorno (a sud)

Perché accade questo

Se l’asse di rotazione della Terra, cioè l’asse intorno al quale il nostro pianeta ruota in circa 24 ore, fosse perpendicolare al piano dell’orbita terrestre attorno al Sole, avremmo in ogni momento dell’anno il Sole perpendicolare all’equatore con il dì sempre uguale alla notte: non avremmo, pertanto, l’alternarsi delle stagioni. L’asse terrestre, invece, è inclinato di circa 23° rispetto al piano dell’orbita e questo fa sì che, a seconda della posizione della Terra nello spazio, i raggi solari siano ora più inclinati (stagioni fredde) ed ora meno inclinati (stagioni calde).

Quando si verificano l'equinozio d'autunno e di primavera

Abbiamo visto che l’equinozio è un momento ben preciso dell’anno (raggi solari perpendicolari all’Equatore) e può quindi essere agevolmente calcolato. 

Quello autunnale, dal 2000 al 2030 (cioè in 31 anni) si è verificato o si verificherà in 17 occasioni il 22 settembre ed in 14 il 23 settembre: quest’anno si verificherà il 22 settembre alle 14.43. 

Quello primaverile, nello stesso arco temporale, si è verificato o si verificherà in 29 occasioni il 20 marzo ed in 2 occasioni il 21 marzo (fonte: Earth’s seasons and apsides).

Stagioni astronomiche e meteorologiche

Spesso sentiamo parlare di autunno o primavera astronomica e di autunno o primavera meteorologica: l’autunno astronomico e la primavera astronomica hanno inizio, senza ombra di dubbio, ai rispettivi equinozi e termine al solstizio. La meteorologia, d’altronde, ha necessità di organizzare i dati ed avere a disposizione periodi di riferimento costanti (cosa non possibile considerando le stagioni astronomiche per quanto abbiamo appena visto sulla data dell’equinozio). E’ stato pertanto convenuto, a livello internazionale, che l’autunno meteorologico ha inizio il 1° di settembre e termine il 30 novembre e che la primavera meteorologica ha inizio al 1° marzo e termine il 31 maggio: in questo modo potranno essere confrontate stagioni autunnali di anni differenti senza rischiare di analizzare periodi di riferimento diversi.