Introduzione
In questo articolo viene analizzata l’attività sismica del Bacino del Fucino (AQ, Abruzzo – Italia centrale) dal 1° gennaio 2006 ad oggi. La fonte dei dati è il sito del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il territorio considerato per il monitoraggio è l’area interessata dalla sorgente sismica individuale “Bacino del Fucino”, identificata con la sigla ITIS002 ed avente lunghezza di 28 km, larghezza 15,5 km, profondità compresa tra 1,5 e 14,9 km. Questa faglia ha generato l’ultimo terremoto il 13 gennaio 1915 di magnitudo 7 con epicentro localizzato lunga la traccia della sorgente sismica, nei pressi di Trasacco, con coordinate 42.013; 13.530.
Nella figura 1 sono riportati gli epicentri dei terremoti registrati dal 2006 ad oggi (IN BLU) e la traccia della faglia (IN ROSSO)
Figura 1 – Epicentri terremoti e traccia faglia
Numero di terremoti mensili
Nel grafico di figura 2 è riportata la media cumulata del numero di terremoti mensili, quella cioè ottenuta mediando il numero di terremoti di tutti i mesi precedenti a quello in esame.
L’attività media mensile è risultata in aumento costante fino a marzo 2009, quando è stato registrato un picco positivo fino a giugno 2009, collegato con l’attività sismica de L’Aquila; quindi è cresciuta in maniera costante fino ad ottobre 2012. Da quel periodo è risultata in costante e continua diminuzione fino al novembre del 2020 per poi stabilizzarsi
Figura 2 – Media cumulata terremoti mensili
Magnitudo media mensile
Nel grafico di figura 3 è riportata la media cumulata calcolata in modo analogo a quella relativa al numero di terremoti mensili.
La magnitudo media mensile è risultata in aumento fino a febbraio 2007, quindi in diminuzione fino a marzo 2011 e stazionaria fino alla data odierna.
Figura 3 – Media cumulata magnitudo media mensile
Magnitudo massima mensile
Nel grafico di figura 4 è riportata la media cumulata calcolata in modo analogo a quella relativa al numero di terremoti mensili.
La magnitudo massima mensile è risultata in aumento fino a febbraio 2007, quindi in diminuzione fino a marzo 2011 e stazionaria fino alla data odierna.
Figura 4 – Media cumulata magnitudo massima mensile
Magnitudo minima mensile
Nel grafico di figura 5 è riportata la media cumulata calcolata in modo analogo a quella relativa al numero di terremoti mensili.
La magnitudo minima mensile è risultata in aumento fino a febbraio 2007, quindi in diminuzione fino a marzo 2011 e stazionaria fino alla data odierna.
Figura 5 – Media cumulata magnitudo minima mensile