In base ai dati del NSDIC “National Snow & Ice Data Center” questa è la situazione a giugno del 2021 con un periodo di riferimento che, è doveroso precisare, è di soli 40 anni.
La perdita di ghiaccio marino artico a giugno è stata relativamente costante e rapida. L'estensione media mensile per giugno 2021 è stata di 10,71 milioni di chilometri quadrati, 300.000 chilometri quadrati al di sopra del minimo record per il mese registrato nel 2016 e 1,05 milioni di chilometri quadrati al di sotto della media dal 1981 al 2010. L’estensione di giugno 2021 è stata la sesta più bassa dall’inizio delle rilevazioni. Decisamente liberi dai ghiacci i mari di Laptev e della Siberia orientale. Le regioni del Fram Straight e l'area a nord della Groenlandia nordorientale hanno avuto una concentrazione di ghiaccio insolitamente bassa mentre il mese volgeva al termine a causa sia del ghiaccio sottile preesistente che del clima insolitamente caldo.
Al contrario, alla fine di giugno, il ghiaccio marino persisteva ancora lungo la costa settentrionale dell'Alaska.
La perdita di ghiaccio per il mese di giugno 2021 è stata più veloce della media; l'Artico ha perso un totale di 2,39 milioni di chilometri quadrati durante il mese di giugno. Ciò corrisponde a una perdita media di ghiaccio di 79.600 chilometri quadrati al giorno rispetto alla perdita media dal 1981 al 2010 di 56.200 chilometri quadrati al giorno. Fino al 2021, il tasso lineare di declino di giugno è del 4,0% per decennio. Ciò corrisponde a 47.000 chilometri quadrati all'anno. La perdita cumulativa di ghiaccio di giugno negli ultimi 43 anni è di 1,99 milioni di chilometri quadrati. La perdita è comunque inferiore a quella del giugno 2020.
Estensione ghiacci marini artici giugno 2021: la linea rossa indica il valore medio del periodo 1981-2010
Tasso di riduzione mensile dei ghiacci marini artici da giugno 1979 a giugno 2021
(fonte: National Snow & Ice Data Center)
