Introduzione
In questo articolo viene analizzata l’attività sismica del territorio della Valle latina (FR, Lazio – Italia centrale) dal 1° gennaio 2006 ad oggi denominata Valle latina 3 compresa tra i comuni di Roccasecca a nord-ovest e San Vittore del Lazio a sud-est e centrata sul comune di Cassino, sede di terremoti master. La fonte dei dati è il sito del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Il territorio considerato per il monitoraggio è l’area interessata dai seguenti 7 terremoti master:
- Montecassino, 1005: magnitudo tra 5,10 e 5,37
- Cassino, 1 giugno 1231: magnitudo tra 5,10 e 5,35
- Cassino, 29 novembre 1705: magnitudo 5,17
- Montecassino, 12 settembre 1723: magnitudo 5,17
- Piedimonte San Germano, 2 aprile 1731: magnitudo 5,17
- Montecassino, 21 luglio 1806: magnitudo 5,11
- Cassino, 19 giugno 1863: magnitudo 5,17
Figura 1 – Epicentri terremoti master (in rosso) e terremoti minori (in blu)
Numero di terremoti mensili
Nel grafico di figura 1 è riportata la media cumulata del numero di terremoti mensili, quella cioè ottenuta mediando il numero di terremoti di tutti i mesi precedenti a quello in esame.
L’attività media mensile mostra una generale tendenza alla diminuzione fino a marzo 2016, quindi sostanziale stabilità ed una recente ripresa nel marzo 2021.
Figura 2 – Media cumulata terremoti mensili
Magnitudo media mensile
Nel grafico di figura 2 è riportata la media cumulata calcolata in modo analogo a quella relativa al numero di terremoti mensili.
Si registra un andamento irregolare, ma con tendenza al leggero aumento fino ad ottobre 2014, quindi sostanziale stabilità e nuova tendenza all’aumento da ottobre 2020.
Figura 3 – Media cumulata magnitudo media mensile
Magnitudo massima mensile
Nel grafico di figura 3 è riportata la media cumulata calcolata in modo analogo a quella relativa al numero di terremoti mensili.
Si registra un andamento irregolare nella prima parte del periodo monitorato fino a settembre 2010, successivamente sostanziale stabilità e recente nuova tendenza all’aumento da febbraio 2021.
Figura 4 – Media cumulata magnitudo massima mensile
Magnitudo minima mensile
Nel grafico di figura 4 è riportata la media cumulata calcolata in modo analogo a quella relativa al numero di terremoti mensili.
Si registra una generale tendenza all’aumento fino a giugno 2016, quindi sostanziale stabilità e nuova tendenza all’aumento da ottobre 2020.
Figura 5 – Media cumulata magnitudo minima mensile
Profondità ipocentri
La maggior parte degli ipocentri è localizzata tra 8 e 10 km di profondità (53%).
Figura 6 – Distribuzione profondità ipocentri