Organico da RD: situazione attuale

Relativamente a questo flusso di rifiuti, la disponibilità impiantistica regionale è stata considerata pari alle quantità trattate nel corso del 2017 negli impianti di compostaggio, di digestione anaerobica e di trattamento integrato anaerobico/aerobico. Sono stati inoltre considerati i quantitativi di rifiuto organico raccolto in modo differenziato ed i quantitativi di rifiuti urbani organici da raccolta differenziata conferiti (input) agli impianti: dalla differenza di queste quantità è stato possibile determinare se vi sia import di rifiuti organici da altre regioni o, al contrario, export.

Nel Lazio più del 60% del rifiuto organico raccolto è stato esportato evidenziando un fortissimo deficit impiantistico. La situazione appare tanto più preoccupante se si pensa che le percentuali di raccolta differenziata del Lazio sono ancora lontane dagli obiettivi fissati dalla attuale normativa (65%) e che pertanto, nei prossimi anni, il rifiuto organico da raccolta differenziata sarà destinato ad aumentare il che si tradurrà in un parallelo incremento delle esportazioni se non verranno realizzati gli impianti necessari.

Rifiuti urbani residui: situazione attuale

Relativamente a questo flusso di rifiuti, la disponibilità impiantistica regionale di recupero energetico e di smaltimento in discarica è stata considerata pari alle quantità trattate/smaltite nel corso del 2017 negli impianti di incenerimento e di discarica. Sono stati inoltre considerati i rifiuti urbani residui avviati direttamente ad incenerimento o discarica e quelli avviati a questi impianti a seguito di trattamento preliminare in impianti di trattamento meccanico – biologico. Dalla differenza di queste quantità è stato possibile determinare se vi sia import di rifiuti speciali da urbani (sia in inceneritori che in discariche) o export.

Anche da questa analisi emerge per il Lazio una notevole esportazione di rifiuti speciali da urbani avviati a recupero energetico pari al 74% di quelli trattati nell’unico inceneritore di questa regione (San Vittore del Lazio) ed una altrettanto elevata esportazione di rifiuti speciali da urbani avviati a smaltimento pari al 125% di quelli avviati nelle discariche regionali.

Conclusioni

La Regione Lazio non dispone dell’impiantistica necessaria per il trattamento, secondo il principio dell’autosufficienza e prossimità, dell’organico da RD e dei rifiuti residui. La situazione è prevista in peggioramento con gli incrementi delle raccolte differenziate e con il progressivo esaurimento delle discariche regionali, stante la presenza di un unico impianto di incenerimento, di piccole dimensioni, nell’estremo sud del territorio regionale.

(fonte: Rapporto rifiuti urbani, ISPRA)