Cosa è l’equinozio

Il termine equinozio deriva dal latino “aequinoctium”, notte uguale: in tutte le aree del pianeta Terra il dì, ovvero quella porzione del giorno caratterizzata dalla presenza del Sole, ha la stessa durata della notte, ovvero quella porzione del giorno caratterizzata dall’assenza del Sole. Si verifica nel particolare momento in cui il Sole è perpendicolare all’equatore, il che avviene due volte l’anno: il Sole, infatti, nel suo annuale moto apparente oscilla dal Tropico del Cancro (a nord) al Tropico del Capricorno (a sud) 

Perché accade questo

Se l’asse di rotazione della Terra, cioè l’asse intorno al quale il nostro pianeta ruota in circa 24 ore, fosse perpendicolare al piano dell’orbita terrestre attorno al Sole, avremmo in ogni momento dell’anno il Sole perpendicolare all’equatore con il dì sempre uguale alla notte: non avremmo, pertanto, l’alternarsi delle stagioni. L’asse terrestre, invece, è inclinato di circa 23° rispetto al piano dell’orbita e questo fa sì che, a seconda della posizione della Terra nello spazio, i raggi solari siano ora più (stagioni fredde) ed ora meno inclinati (stagioni calde).

Quando si verifica

Abbiamo visto che l’equinozio è un momento ben preciso dell’anno (raggi solari perpendicolari all’Equatore) e può quindi essere calcolato. Quello primaverile, dal 2000 al 2020 (cioè in 21 anni) si è verificato in ben 19 occasioni il 20 marzo ed in sole 2 occasioni il 21 marzo (fonte: Earth’s seasons and apsides). Quest'anno si verificherà il 20 marzo all'orario universale 15.33

Primavera astronomica e primavera meteorologica

Spesso sentiamo parlare di primavera astronomica e di primavera meteorologica: la primavera astronomica ha inizio, senza ombra di dubbio, all’equinozio di primavera e termine al solstizio d’estate. La meteorologia, d’altronde, ha necessità di organizzare i dati ed avere a disposizione periodi di riferimento costanti (cosa non possibile considerando le stagioni astronomiche per quanto abbiamo appena visto sulla data dell’equinozio). E’ stato pertanto convenuto, a livello internazionale, che la primavera meteorologica ha inizio il 1° di marzo e termine il 31 maggio: in questo modo potranno essere confrontate stagioni primaverili di anni differenti senza rischiare di analizzare periodi di riferimento diversi.


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