Terremoti distruttivi nel bacino di Montereale
Questa faglia è la responsabile del seguente terremoto master:
- L’Aquila, 2 febbraio 1703: magnitudo 6,67
Si noti la notevole attività sismica di questa faglia (gocce blu) dal 2006 ad oggi, soprattutto in ragione della molteplici scosse che seguirono il terremoto del 6 aprile 2009 de L’Aquila e la sequenza di Amatrice dell’agosto 2013
Figura 1 – Epicentro terremoto master (in rosso) e terremoti minori (in blu)
Numero di terremoti mensili nel bacino di Montereale
L’attività sismica è in diminuzione continua e costante da settembre 2009 con una leggera inversione di tendenza dal dicembre 2016 all’aprile 2017.
Figura 2 – Media cumulata terremoti mensili
Magnitudo media mensile dei terremoti nel bacino di Montereale
La magnitudo media mensile dei terremoti è stabile da agosto 2014
Figura 3 – Media cumulata magnitudo media mensile
Magnitudo massima mensile dei terremoti nel bacino di Montereale
La magnitudo massima mensile dei terremoti è stazionaria da maggio 2011
Figura 4 – Media cumulata magnitudo massima mensile
Magnitudo minima mensile dei terremoti nel bacino di Montereale
La magnitudo minima mensile dei terremoti è in leggero e continuo aumento da dicembre 2015
Figura 5 – Media cumulata magnitudo minima mensile
Profondità ipocentri dei terremoti nel bacino di Montereale
La maggior parte dei terremoti (64%) ha avuto ipocentro a profondità comprese tra 9 e 11 chilometri, valore tipico dell’Appennino
Figura 6 – Distribuzione profondità ipocentri
(fonte: Elaborazioni SCIENZE FORUM su dati del Centro nazionale terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; Database of individual seismogenic sources dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)