Anche lo ione cloruro è caratterizzato da una sola carica negativa, ma è molto meno frequente rispetto al bicarbonato. Deriva principalmente dalla dissoluzione dei sali NaCl (cloruro di sodio) e KCl (cloruro di potassio); è ovviamente molto abbondante nelle acque marine e pertanto può essere indizio di una ingressione, cioè di una invasione, di acque salate negli acquiferi costieri. Solitamente si riscontrano tenori maggiori nelle acque che circolano in acquiferi costituiti da depositi marini relativamente recenti. Origini secondarie dello ione cloruro sono da ricercare nel magmatismo, per processi di concentrazione in acque a scarsissima mobilità e per fenomeni di inquinamento: il cloruro infatti abbonda nei liquami domestici e zootecnici e negli scarichi industriali.
Inoltre, è stato verificato che il tenore in cloruro è maggiore negli acquiferi a circolazione lenta e con percorsi lunghi, mentre diminuisce quando la velocità delle acque è elevata. Una classificazione delle acque in funzione del tenore in cloruro viene proposta da Celico ed è la stessa che verrà utilizzata in questa trattazione.
Tabella 8 - Classificazione in base al contenuto in cloruri (Celico)
tenori di Cl – (mg/l) |
< 100 |
100 ÷ 1.000 |
>1.000 |
classificazione |
dolci |
salmastre |
saline |
Il contenuto in cloruri è riportato nella totalità dei casi ed i valori sono compresi tra 0,29 mg/l e 329,00 mg/l con una media di 23,81 mg/l. Vengono riportati tre grafici: la suddivisione delle acque in funzione del contenuto in cloruri secondo quanto stabilito nel Dlgs. 176/2011 (che definisce le acque come clorurate se questo ione supera i 200 mg/l), la classificazione proposta da Celico ed una panoramica del tenore in cloruro in tutte le acque della banca dati con indicazione della media aritmetica.
Grafico 26 – Suddivisione delle acque studiate in funzione del tenore in cloruri (Celico)
Grafico 27 - Classificazione ex Dlgs. 176/2011 in funzione del tenore in cloruri
Grafico 28 – Tenore in cloruri in tutte le acque studiate (linea blu = media)