2.1.1 – Descrizione della faglia

La struttura sismogenetica “Bacino del Fucino” ha mostrato significativa attività tettonica nel tardo Quaternario e per essa il grado di conoscenza è massimo, grazie ad indagini geologiche e geomorfologiche, studi paleo sismici e dati derivanti dalla sismologia storica e strumentale.

È una sorgente sismica individuale ed è catalogata dall’INGV con la sigla ITIS002. Uno schema indicante approssimativamente la sua traccia è riportato in figura 2 con indicazione degli epicentri del terremoto con magnitudo massima generato (13/01/1915, M 7,10) e dei terremoti con magnitudo superiore a 4,0.

Figura 2 – Traccia della struttura sismogenetica “Bacino del Fucino”

(in rosso: traccia della faglia; stella rossa: terremoto M 7,10 del 13/01/1915; stella arancione: terremoto con M>5,0; stelle blu: terremoti con M > 4,0)

Traccia della struttura sismogenetica “Bacino del Fucino”

La struttura ha una lunghezza di 28 km, una larghezza di 15,5 km, una profondità compresa tra 1,5 e 14,9 km[1] ed una inclinazione rispetto al piano orizzontale di 60°, essendo una faglia di tipo diretto.

Il movimento è compreso tra 0,5 e 1,7 mm/anno ed in occasione dell’ultimo evento sismico lo slittamento massimo ha superato il metro.

2.1.2 - Aspetti geologici

Si tratta di una faglia diretta o normale pura, una faglia cioè in cui è esclusivamente presente un movimento di scivolamento senza componenti di spostamento laterali

2.1.3 - Aspetti sismici

Questa faglia ha generato l’ultimo terremoto nel 1915 mentre per quanto riguarda la data del penultimo evento non vi è accordo tra gli autori che propendono per tre anni: 508 d.C.[2], 618 d.C., oppure 801 d.C.[3]

Indagini geologiche[4] hanno permesso l’individuazione di 7 paleo terremoti olocenici con magnitudo di circa 7,0 e con tempo di ricorrenza massimo di 1.400/2.600 anni e minimo di 700/800 anni.

Negli ultimi 1.000 anni la sorgente sismica ha generato 15 terremoti con magnitudo superiore a 4,00 (di cui 6 costituenti la successione del terremoto master del 13/01/1915) i cui dettagli sono riportati nella tabella 2.

La magnitudo massima attesa è pari a 7,1.

Tabella 2 – Terremoti con M>4,0 generati dalla sorgente sismogenetica Bacino del Fucino

(in rosso: terremoto con M massima; in verde: ultimi terremoti con M > 4,0 e 5,0)

"Terremoti

La faglia pertanto non genera un terremoto di magnitudo superiore a 5 da oltre 100 anni.

2.1.4 - Questioni aperte

Nonostante gli innumerevoli studi geologici e sismici rimangono aperte diverse questioni, oltre a quella relativa alla data del penultimo terremoto.

Innanzitutto non vi è accordo su due strutture ubicate nel margine orientale del bacino del Fucino, la faglia Marsicana e la faglia San Benedetto-Gioia. Secondo alcuni autori sono rami di una singola struttura sismogenetica diretta immergente verso sud-ovest, mentre altri propendono nel considerarle indipendenti.

Inoltre, non è chiaro se le faglie attive rilevate nel bacino (faglia di Trasacco e di Luco dei Marsi) siano singole strutture sismogenetiche in grado di generare terremoti indipendenti.

Ulteriore aspetto da chiarire riguarda i rapporti tra questa faglia e le contigue strutture di Ovindoli-Pezza a nord e del Sangro a sud: in particolare, non è stato chiarito se generano terremoti separatamente o sono collegate.

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[1] Ward e Valensise, 1998 – Amoruso et al., 1998

[2] Galadini e Galli, 1996

[3] Michetti et al., 1996

[4] Michetti et al., 1996 – Galadini e Galli, 1999


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