3 – L’attività sismica degli ultimi 20 anni

Utilizzando la banca dati dell’INGV – Centro Nazionale Terremoti è possibile tracciare l’attività sismica degli ultimi 20 anni sia delle singole strutture sismogenetiche presenti nell’area di gap sismico sia dell’area nel suo complesso e porre a confronto l’attività attuale con quella manifestata in passato anche in occasione di terremoti di una certa importanza.

Gli indicatori che saranno utilizzati sono i seguenti:

  • Numero terremoti/mese;
  • Numero terremoti/anno;
  • Magnitudo media/mese;
  • Magnitudo media/anno;
  • Coordinate epicentrali medie mensili;
  • Coordinate epicentrali medie annuali.
3.5.1 Terremoti/mese

L’attività sismica di questa faglia mostra una costante diminuzione pur in presenza di periodiche, ma piccole, inversioni di tendenza (figura 29).

Figura 29 – Media mensile cumulata dei terremoti dal 2006 al 2022 generati dalla faglia Morino/San Vincenzo Valle Roveto

Media mensile cumulata dei terremoti dal 2006 al 2022 generati dalla faglia Morino/San Vincenzo Valle Roveto

I mesi con il maggior numero di terremoti sono stati il settembre del 2009, il giugno del 2010 e il luglio del 2013 con solo 2 sismi.

Ben 179 mesi su 206 (87%) sono stati caratterizzati da assenza di terremoti, percentuale decisamente alta e nell’ultimo anno è stato registrato un solo terremoto e negli ultimi 20 anni la faglia ha generato solo 29 sismi. Si ritiene pertanto che la faglia sia in una fase piuttosto prolungata di attività quasi nulla.

Figura 30 – Terremoti mensili dal 2006 al 2022 generati dalla faglia Morino/San Vincenzo Valle Roveto

Terremoti mensili dal 2006 al 2022 generati dalla faglia Morino/San Vincenzo Valle Roveto

I valori sopra indicati si traducono in una media mensile, nell’intero periodo studiato, pari a 0,14 terremoti/mese.

Questi dati evidenziano come l’attività di questa struttura sismogenetica sia in accordo con la scarsa attività sismica dell’intera area interessata dal gap sismico oggetto del presente studio.

3.5.2 Magnitudo media/mese

La magnitudo media mensile dei terremoti generati da questa struttura ha mostrato il seguente andamento (figura 31):

  • Diminuzione fino ad aprile 2010;
  • Aumento fino ad ottobre 2012;
  • Diminuzione debole e costante fino a marzo 2019;
  • Aumento repentino fino ad agosto 2020;
  • Stabilità fino a dicembre 2022;
  • Attualmente in diminuzione.

Figura 31 – Magnitudo media mensile cumulata dei terremoti dal 2006 al 2022 generati dalla faglia Morino/San Vincenzo Valle Roveto

Magnitudo media mensile cumulata dei terremoti dal 2006 al 2022 generati dalla faglia Morino/San Vincenzo Valle Roveto

Sia la magnitudo media mensile massima (luglio 2020) che la magnitudo massima assoluta (19/07/2020) sono state pari a 2,6 (figura 32).

Dal punto di vista energetico si ritiene pertanto che la faglia sia in una fase piuttosto prolungata di attività con intensità molto bassa.

Figura 32 – Magnitudo media mensile dei terremoti dal 2006 al 2022 generati dalla faglia Morino/San Vincenzo Valle Roveto

 Magnitudo media mensile dei terremoti dal 2006 al 2022 generati dalla faglia Morino/San Vincenzo Valle Roveto

Analizzando la successione delle magnitudo dei singoli terremoti (figura 33) si registra una tendenza generale alla diminuzione.

Figura 33 – Andamento della magnitudo dei terremoti dal 2006 al 2022 generati dalla faglia Morino/San Vincenzo Valle Roveto

 Andamento della magnitudo dei terremoti dal 2006 al 2022 generati dalla faglia Morino/San Vincenzo Valle Roveto

I valori sopra indicati si traducono in una magnitudo media mensile, nell’intero periodo studiato, pari a 1,30.

Complessivamente, questi dati evidenziano che anche dal punto di vista dell’energia liberata l’attività di questa struttura sismogenetica è parzialmente in accordo con la scarsa attività sismica dell’intera area interessata dal gap sismico oggetto del presente studio.


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