Il magnesio, simbolo chimico Mg, è normalmente molto meno frequente del calcio. Deriva infatti dalla dissoluzione di carbonati e cloruri di magnesio che sono molto meno abbondanti dei carbonati di calcio nelle rocce italiane. Allorquando l’acquifero è interessato dalla presenza di solfati magnesiaci, abbondanti ad esempio nelle rocce gessifere, allora il tenore in questo catione diventa importante. Se il contenuto in magnesio è superiore a quello in calcio, probabilmente si è in presenza di un serbatoio di natura dolomitica[1]. Come il calcio, nelle acque si presenta sotto forma di catione con due cariche positive.

Anche il contenuto in magnesio è riportato nella totalità delle etichette ed i valori sono compresi tra 0,50 mg/l e 320,20 mg/l con una media di 23,20 mg/l. Vengono riportati due grafici: la suddivisione delle acque in funzione del contenuto in magnesio secondo quanto stabilito nel D. Lgs. 176/2011 (che definisce le acque come magnesiache se questo ione supera i 50 mg/l) ed una panoramica del tenore in magnesio in tutte le acque della banca dati con indicazione della media aritmetica.

 Grafico 18 - Classificazione ex D.lgs. 176/2011 in funzione del tenore in magnesio

Classificazione ex D. Lgs. 176/2011 in funzione del tenore in magnesio

Grafico 19 – Tenore in magnesio in tutte le acque studiate (in blu la media)

Tenore in magnesio in tutte le acque studiate

 

[1] La dolomite è un carbonato doppio di calcio e magnesio la cui formula è CaMg(CO3)2

 

 


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