I terremoti di Cassino
Introduzione
Desta stupore che ancora oggi ci si stupisca che in un'area fortemente sismica come quella italiana un terremoto di magnitudo inferiore a 3 sia percepito come una strana novità. E invece rientra nella normalità dei movimenti tettonici di un settore fortemente attivo e sede di diverse faglie sismogenetiche (alcune già accertate, altre presunte dallo scrivente in base ai forti terremoti registrati e catalogati nell'inventario dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).Nello specifico, mi riferisco al terremoto di magnitudo 2,7 che ha interessato la Città di Cassino lo scorso 22 agosto
La faglia presunta di Cassino
Siamo in un'area che individuo nel mio database come "Valle latina 3": è compresa tra i comuni di Roccasecca a nord-ovest e San Vittore del Lazio a sud-est ed è centrata proprio sul comune di Cassino, sede di terremoti master (la fonte dei dati è il sito del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). È posta a sud-est di un'altra area fortemente sismica e caratterizzata da una lacuna (assenza di terremoti importanti per un periodo di tempo significativamente lungo) e compresa tra i comuni di Trasacco (AQ) e Sora (FR).Il territorio considerato è stato interessato dai seguenti 7 terremoti master (grazie ai quali è stato possibile ipotizzare la traccia della faglia riportata in figura 1):
- Montecassino, 1005: magnitudo tra 5,10 e 5,37
- Cassino, 1 giugno 1231: magnitudo tra 5,10 e 5,35
- Cassino, 29 novembre 1705: magnitudo 5,17
- Montecassino, 12 settembre 1723: magnitudo 5,17
- Piedimonte San Germano, 2 aprile 1731: magnitudo 5,17
- Montecassino, 21 luglio 1806: magnitudo 5,11
- Cassino, 19 giugno 1863: magnitudo 5,17
Figura 1 - Traccia della faglia presunta "Valle latina 3" ed epicentro del terremoto M 2,7 del 22 agosto 2024
La figura 2, oltre a riportare i terremoti master sopra elencati mostra quanto sia attiva l'area (il gran numero di terremoti minori evidenziati in blu).
Figura 2 - Epicentri terremoti master (in rosso) e terremoti minori registrati recentemente (in blu)
Fonte dati: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Elaborazioni e analisi: Riccardo Viselli