Per durezza di un’acqua si intende la quantità di elementi alcalino – terrosi presenti a temperatura normale, ma è praticamente riferita ai soli sali di calcio e magnesio. Nelle acque minerali i suddetti elementi sono presenti particolarmente come bicarbonati, carbonati, solfati, cloruri e nitrati.

La durezza di un’acqua si suddivide in due tipi: temporanea e permanente. La prima è dovuta ai soli bicarbonati e corrisponde ai sali che precipitano a seguito di ebollizione secondo la reazione

[7] Ca (HCO3)2 = CaCO3 + H2O + CO2

La durezza permanente, di contro, è relativa a tutti gli altri sali prima menzionati che non precipitano per ebollizione, ma possono essere eliminati solo tramite processi di addolcimento. Ne consegue che la durezza totale di un’acqua è data dalla seguente relazione:

[8] DUREZZA TOTALE = TEMPORANEA + PERMANENTE

Viene espressa in mg/l di CaCO3 oppure in gradi francesi (°F) e la relazione tra le due unità di misura è la seguente:

[9] 1 °F = (mg/l CaCO3)/ 10

Noto il tenore degli ioni alcalino – terrosi in soluzione, può essere valutata attraverso opportune formule, come quella proposta da Rodier (1975), dove i vari ioni sono espressi in mg/l, che viene utilizzata per calcolare il contenuto in mg/l di CaCO3 equivalente:

[10] mg/l CaCO3 = Ca*2,497 + Mg*4,116 + Fe*1,792 + Sr*1,142 + Zn*1,531 + Mn*1,822 + Al*3,710

Desio, nel 1973, ha proposto la classificazione riportata nella tabella 5 che è quella usata in questa trattazione.

Tabella 5 - Classificazione acque in funzione della durezza (Desio, 1973)

 

durezza (°F)

< 7

7 ÷ 14

15 ÷ 22

23 ÷ 32

33 ÷ 54

>54

classificazione

molto dolci

dolci

poco dure

mediamente dure

dure

molto dure

 

Solitamente, le acque circolanti in acquiferi calcarei, dolomitici ed evaporitici sono più dure di quelle ospitate in litologie con natura silicica; è bene inoltre precisare che, a parità di condizione al contorno, la durezza aumenta con i tempi di residenza delle acque nel sottosuolo.

Il valore della durezza totale è indicato solo in 39 dei 95 casi analizzati (41%) mentre nei restanti è stata valutata utilizzando la relazione di Rodier poco sopra richiamata, ed è compresa tra 1,00 °F e 180,51 °F con una media di 32,94 °F. Nel grafico 11 è riportata una suddivisione delle acque studiate in funzione della durezza (Desio, 1973): le acque della banca dati si ripartiscono equamente in tutte le classi previste.

Grafico 11 – Suddivisione delle acque studiate in funzione della durezza

Classificazione delle acque minerali italiane in funzione della durezza totale

Grafico 12 – Durezza totale (°F) di tutte le acque studiate (linea blu = media)

Durezza totale delle acque minerali italiane


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